Cambiare! Con Alessandra e tutti noi

Stefania Stefani e Alessandra Moretti

Anche in Veneto è ora di cambiare.

Dal 1950 ai primi anni ’90 la nostra regione è cresciuta tanto in termini economici, passando da essere una regione di emigranti a una delle più attraenti per chi viene da lontano a cercare una nuova vita e un lavoro, sotto le amministrazioni di centro sinistra guidate da una Democrazia Cristiana che dalle nostre parti interpretava bene il suo nome e il ruolo di forza moderata ispirata agli insegnamenti sociali della Chiesa cattolica.

Dal 1995 invece la regione è amministrata dal centro destra, prima egemonizzato dalla Forza Italia di Berlusconi e Galan, oggi dalla Lega Nord di Zaia e Salvini.  Non si può dire che siano stati vent’anni di crescita, anzi.  E comunque dopo vent’anni della stessa classe dirigente, è davvero ora di cambiare aria, cambiare facce, cosa che non fa mai male, specie in politica, dove l’alternanza è sempre presupposto del buon governo.

Per queste ragioni appoggio convintamente la candidatura di Alessandra Moretti come presidente della Regione, perché è una ragazza di quarant’anni, che prima di entrare in politica era una mamma che contemporaneamente lavorava come professionista, e che sono certa saprà svolgere con entusiasmo il suo ruolo, non per difendere l’esistente o inseguire fantasie fantapolitiche, ma per fare ripartire con forza la nostra Regione e fare concretamente qualcosa di buono per la la nostra gente.

Dare importanza agli Operatori Socio Sanitari

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Se pensiamo al sistema sanitario come un esercito per la vita, i medici sono gli ufficiali, gli infermieri professionali sono i sottufficiali, ma assieme a loro ci sono le truppe scelte della sanità e dell’assistenza, gli OSS, gli Operatori Socio Sanitari.
 
Forse non ne avrete sentito parlare, ma sono gli OSS che assistono chi è in ospedale per una malattia, le donne che hanno appena partorito, i nostri anziani in casa di riposo.
 
Medici e infermieri professionali sono fondamentali per la cura dei pazienti, ma per il loro benessere, che non è meno importante, è essenziale anche l’opera degli OSS.
 
E questo è ancora più vero per le case di riposo o RSA, come si chiamano adesso: chi ha magari lavorato e cresciuto una famiglia per tutta una vita e per età o malattia non è più autosufficiente ha diritto ad avere un’assistenza professionale e dignitosa dove, per questioni di salute o altro, dovrà passare gli ultimi anni della sua vita.
 
Ecco perché io penso, se sarò eletta in Consiglio Regionale, di impegnarmi a favore degli OSS, per la valorizzazione e un pieno riconoscimento della loro professionalità e del diritto al giusto stipendio per un lavoro così duro e impegnativo, fatto di turni e lavoro la domenica, natale e capodanno, impegno che merita una giusta retribuzione diritto non sempre rispettato nel settore privato.
Inoltre mi voglio impegnare affinché nel piano straordinario di 3.000 assunzioni nella sanità pubblica che Alessandra Moretti vuole far approvare se vincerà le elezioni del prossimo maggio, una parte importante sia riservata agli operatori socio sanitari.
Perché la cura medica è importante, ma il pieno recupero della salute passa anche per l’assistenza alla persona.
#cambiamoaria